Il Management by Objectives MBO è un metodo di riconoscimento dei risultati lavorativi individuali basato sulla determinazione di obiettivi annui, al cui raggiungimento viene riconosciuto un premio. Sviluppato da Peter Druker negli anni ’50 e bersaglio di un dibattito che continua da anni (per un approfondimento leggi questo articolo del Sole 24 Ore), MBO è un sistema ancora oggi usato da molte aziende, tanto che è diventato ormai un sinonimo di premio per dirigenti e quadri

Il Legislatore ha dedicato interventi di detassazione parziale dei premi di risultato ai lavoratori che non superano 80.000 euro di RAL, garantendo per il 2024 una tassazione del premio di risultato agevolata. Non si può dire altrettanto per coloro che superano questo limite, in gran parte dirigenti e quadri. Della detassazione dei premi di risultato abbiamo parlato nell’articolo Welfare aziendale e premio di risultato: aggiornamento 2024 ma in questo post vorremmo porre l’accento sulle possibilità di detassazione dei premidi quadri e dirigenti.

La tassazione MBO quadri e dirigenti attuale

Il premio di risultato viene considerato come una quota aggiuntiva della retribuzione e come tale è soggetto a tassazione. Ricordiamo che la tassazione dei premi che non superano un totale di 3.000 euro annuo è del 5% per il 2024 purché la RAL dell’anno precedente non superi gli 80.000 euro. 

Per i lavoratori che superano questo tetto di reddito annuo, la tassazione MBO 2024 sui premi in busta paga è ben maggiore e include anche costi per il datore di lavoro. Di seguito, vediamo ciascuna voce nel dettaglio:

  1. Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche (IRPEF): questa è l’imposta principale che viene applicata sul reddito dei lavoratori. L’aliquota IRPEF per il 2024 per i redditi oltre 50.000 euro è del 43%.
  2. Addizionali regionali e comunali: sono imposte che si aggiungono all’IRPEF e variano a seconda della regione e del comune di residenza del contribuente.
  3. Contributi Previdenziali (INPS): per i lavoratori dipendenti, la quota di contributi è del 33% di cui il 23,81% è a carico del datore di lavoro e il 9,19% è a carico del lavoratore, sotto forma di trattenuta dallo stipendio.
  4. Contributi Assistenziali (INAIL): versati dall’azienda, servono a finanziare l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali. La percentuale varia a seconda del settore lavorativo.

L’altro limite per poter beneficiare della tassazione agevolata è che il bonus MBO non superi una certa quota annua. Questo significa che la tassazione del premio di produzione oltre 3.000 euro annui (4.000 nel caso in cui l’azienda coinvolga i dipendenti nell’organizzazione del lavoro) non è del 5% ma del 10%, come previsto dalla legge di Stabilità 2016 (l. n. 208/2015).

Quindi, ricapitolando, la tassazione MBO 2024 è del 5% per i premi fino a 3.000 euro annui se il reddito dell’anno precedente non supera 80.000 euro, mentre per i premi oltre tale soglia, la tassazione è maggiore e include IRPEF, addizionali regionali e comunali, contributi previdenziali e assistenziali. Se il premio MBO supera i 3.000 euro (o 4.000 euro in alcuni casi), la tassazione sale al 10%.

L’alternativa all’MBO quadri in busta paga totalmente detassata

La tassazione agevolata del 5% permette di ridurre il cuneo fiscale per i dipendenti, aumentando il loro potere d’acquisto, ma con i limiti visti sopra. 

Vi è però la possibilità di eliminare completamente il cuneo fiscale e non dover essere legati ai vincoli di importo del premio MBO ma soprattutto della RAL del lavoratore.

Questa alternativa all’MBO si chiama welfare aziendale. In particolare, noi consigliamo il “welfare puro o premiale”, che si può applicare ai lavoratori di qualsiasi livello ma che diventa l’unica soluzione valida per quadri e dirigenti. Questi hanno la possibilità di scegliere se convertire in toto o in parte il loro premio MBO in welfare. Così facendo, possono ricevere beni e servizi per sé o per i propri familiari, attraverso lo stesso datore di lavoro o tramite provider esterni. Questi servizi riguardano tra l’altro: previdenza complementare, assistenza sanitaria, servizi di educazione e istruzione anche in età prescolare, baby-sitter, borse di studio, servizi di assistenza ai familiari anziani o non autosufficienti, trasporto pubblico e mobilità, ecc.

I vantaggi del welfare puro per quadri e dirigenti sono innumerevoli: 

  • totale detassazione del premio MBO;
  • nessun limite del bonus MBO;
  • nessun limite di RAL per averne diritto;
  • non concorre nella formazione del reddito da lavoro.

I vantaggi per il datore del lavoro sono altrettanto importanti:

  • decontribuzione e defiscalizzazione del premio MBO;
  • possibilità di legarlo ad obiettivi aziendali (Risoluzione 55/E del 2020); 
  • necessità del solo regolamento interno aziendale;
  • possibilità di detrarre dal reddito imponibile le spese destinate al welfare (derogando il limite del 5×1000 del costo del lavoro).

Unica accortezza per il datore di lavoro è che il welfare puro o premiale deve essere riconosciuto ad una categoria omogenea di lavoratori, ovvero a coloro per i quali viene individuato un denominatore comune che può essere, ad esempio, il livello di inquadramento. In questo caso andrà stabilito per i quadri o i dirigenti.

Quindi, se stai cercando una soluzione per risparmiare sulla tassazione del premio di produzione oltre 3.000 euro per i tuoi quadri e dirigenti, il welfare puro o premiale è la soluzione perfetta.  

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