La gestione dello smart working in regime semplificato è stata prorogata fino al 31 dicembre 2022. Ma cosa si intende per smart working semplificato e quali sono le implicazioni per aziende e lavoratori? Vediamolo insieme. 

Cos’è lo smart working semplificato

Dal 1° settembre ci si aspettava di tornare al regime ordinario del lavoro agile, o smart working, nel settore privato. Invece il Governo dimissionario lo ha fatto slittare a fine anno mantenendo la gestione “semplificata” fino al 31 dicembre 2022. Un’importante novità introdotta dalla Legge n. 142 del 21 settembre 2022 che ha convertito in legge il Dl n. 115 “Aiuti Bis” .

Per smart working semplificato si intende la possibilità per il datore di lavoro di ricorrere a questa modalità lavorativa senza dover sottoscrivere un accordo individuale con il lavoratore, come invece previsto dalla Legge 22 maggio 2017, n. 81 che disciplina la materia e di cui avevamo parlato in un precedente articolo.

Questo permette maggiore flessibilità nell’utilizzo dello smart working, una particolare modalità di esecuzione della prestazione lavorativa che è stata introdotta e sostenuta per incrementare la competitività delle aziende ed allo stesso tempo agevolare la conciliazione dei tempi di vita privata e lavorativa.

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La comunicazione delle prestazioni in smart working al Ministero del Lavoro 

Le aziende sono tenute a comunicare al Ministero del Lavoro le informazioni relative ai nominativi dei lavoratori in smart working e la data di inizio e di cessazione delle prestazioni di lavoro in modalità agile. 

L’invio telematico di questi dati può avvenire anche in forma cumulativa entro il 1° novembre 2022 ed in seguito entro 5 giorni dall’inizio della prestazione di lavoro agile, nel caso di nuova collaborazione o qualora si intenda procedere a modifiche (comprese proroghe) di rapporti di lavoro agile già esistenti. 

La comunicazione ora richiesta è semplificata in quanto non richiede l’invio di accordi individuali di lavoro agile. Questo risponde ad una richiesta delle parti sociali di semplificare il ricorso a questa modalità lavorativa così come per non aggravare gli uffici ministeriali di adempimenti amministrativi non necessari.

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Riferimenti normativi

Testo del decreto-legge 9 agosto 2022, n. 115, coordinato con la legge di conversione 21 settembre 2022, n. 142

Legge 22 maggio 2017, n. 81

Legge n. 142 del 21 settembre 2022 

Dl n. 115 “Aiuti Bis”