Il 10 dicembre scorso si è tenuto un evento organizzato da CFLI (Consorzio Formazione Logistica Intermodale) di Venezia a conclusione del progetto formativo “Women at Work – Il cantiere del lavoro sostenibile” patrocinato dal Fondo Sociale Europeo e dalla Regione Veneto. Un momento per tirare le somme di quanto realizzato dal progetto, ma anche per parlare del lavoro femminile, in particolare nella logistica. I relatori partecipanti, tra i quali Francesco Masieri, cofondatore e contitolare di NoiWelfare Srl Società Benefit, hanno fornito interessanti informazioni e spunti per alcune riflessioni che condividiamo in questo articolo.

Lavoro femminile in Italia e Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile

L’annuale “Global Gender Gap Report” del World Economic Forum ha evidenziato come l’emergenza sanitaria e la relativa recessione economica abbiano ampliato il divario a livello di partecipazione al reddito e al lavoro tra uomini e donne, avendo un impatto più forte su quest’ultime. Nella classifica generale dei 156 Paesi, l’Italia si posiziona al 63⁰ posto. Qualche posizione in più rispetto allo scorso anno, ma è un risultato che sottolinea quanto ancora ci sia da fare nel nostro Paese per colmare il divario di genere. Anche l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile dell’ONU prevede, nell’obiettivo 5, il raggiungimento dell’uguaglianza di genere e l’empowerment di tutte le donne e ragazze. Ma qual è la direzione da prendere in un contesto in cui, anche per ragioni culturali, il lavoro femminile in Italia non è ai livelli di quello maschile sia per livello occupazionale, carriera, retribuzione?

Iniziative e strumenti a supporto del lavoro femminile

Il PNRR riprende gli obiettivi dell’Agenda 2030 e considera la parità di genere come un principio trasversale per l’implementazione di tutti i programmi. Per quanto riguarda la logistica, l’attenzione a questo tema è rivolta anche alle infrastrutture e alla mobilità sostenibile. La stessa Autorità di Sistema Portuale di Venezia sponsorizza attività a supporto del lavoro femminile. Uno degli strumenti più efficaci è la formazione, di cui il progetto “Women at work” di CFLI ne è un esempio. Accrescere il proprio bagaglio di competenze, insieme allo sviluppo delle soft skill, permette di inserirsi più facilmente nel mondo del lavoro e di cogliere opportunità altrimenti difficilmente accessibili. Molte aziende inoltre, spesso per accrescere il loro employer branding, desiderano farsi percepire come attente alle tematiche del lavoro femminile, creando progetti mirati ad ampliare la loro quota rosa. Ma quali altri strumenti permettono alle donne un più facile accesso al lavoro e alle carriere?

Il welfare aziendale: strumento sostenibile per colmare il gender gap

Le aziende hanno a disposizione un altro formidabile strumento per colmare il divario tra generi, uno strumento sostenibile ed equo: il welfare aziendale. Francesco Masieri, nel suo intervento, ha voluto sottolineare che questi sono principi fondanti della propria attività. Noiwelfare Srl Società Benefit è un provider che si occupa di progettare e implementare piani di welfare aziendale operante su tutto il territorio nazionale e rivolto ad ogni settore. La costituzione in Società Benefit fin dalla nascita è stata una scelta ben precisa e legata al principio che l’individuo è centrale ad ogni attività, anche economica. Le Società Benefit sono imprese a scopo di lucro che credono che la massimizzazione del profitto, seppure fondamentale, non debba prevalere sul contributo che la loro attività può avere sul contesto socio-economico di riferimento e l’ambiente. Un concetto che basa l’attività economica su un modello di sviluppo sostenibile a lungo termine.

Sostenibilità significa anche portare avanti un’attività che sia attenta agli interessi della comunità, del territorio e soprattutto dei propri collaboratori. I principi delle Società Benefit si ritrovano tra quelli all’origine del welfare aziendale, che è nato per accrescere il benessere dei lavoratori e delle loro famiglie e che può davvero essere di supporto alle donne per gestire il loro work/life balance, la conciliazione della vita lavorativa con quella privata.

Servizi di welfare aziendale a sostegno delle lavoratrici

Abbiamo infatti visto che le donne, solitamente con un livello salariale inferiore e un ruolo prevalente nella cura dei familiari, sono coloro che più spesso lasciano il lavoro quando la famiglia richiede un carico di cura maggiore. Per evitare queste situazioni, esistono apposite misure di welfare aziendale che possono prevedere servizi di supporto come baby sitting per i figli più piccoli, oppure assistenza per genitori anziani o familiari non autosufficienti.

Smart working per migliorare il work/life balance delle donne

Inoltre, uno strumento che nasce proprio per consentire un migliore work/life balance è lo smart working, per il quale Noiwelfare ha creato un servizio specifico per la sua gestione ottimale che si chiama Smart Working Lab dedicato alla formazione e al coaching per le aziende.

Welfare Premiale per aumentare il potere di spesa delle lavoratrici

Ma il gender gap si riscontra anche nella disparità retributiva maschile e femminile. Anche in questo ambito il welfare aziendale si dimostra uno strumento inclusivo poiché, dovendo essere applicato su categorie omogenee di lavoratori, permette anche alle donne di beneficiare di un aumento del proprio potere di spesa, grazie a sistemi premiali espressi in beni e servizi e non in emolumenti monetari, totalmente detassati per cui aumentano il potere di spesa per chi li percepisce.

Welfare aziendale per attrarre e mantenere i talenti femminili

Infine, il welfare aziendale ha anche la capacità di attrarre e mantenere i talenti femminili, soprattutto in questo periodo in cui c’è una grande difficoltà da parte delle aziende nel reperire personale. Questa capacità oggi non passa più attraverso il livello di retribuzione, ma attraverso la possibilità, che viene data dal datore di lavoro, di accedere a benefit quali un’assicurazione, assistenza sanitaria, previdenza complementare, l’asilo per i propri figli pagato dall’azienda, rimborsi per il trasporto casa-lavoro, ecc., elementi cardine per creare cultura aziendale e attrattività.

Guarda l’intervento di Francesco Masieri di NoiWelfare Srl Società Benefit all’evento “La logistica? E’ un lavoro per donne”

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