Su un tema a noi caro, quello del superamento del gender gap in ambito lavorativo, vi segnaliamo un’interessante iniziativa della Regione Veneto, che si allinea con le politiche nazionali e comunitarie dedicate a questo obiettivo. Vediamo di cosa si tratta. 

La parità di genere a livello internazionale

La Regione del Veneto ha stanziato circa 10 milioni di euro per l’iniziativa “P.A.R.I. Progetti e Azioni di Rete Innovativi per la parità e l’equilibrio di genere”, che sostiene progetti per l’incremento dell’occupazione femminile dal punto di vista quantitativo e qualitativo. L’obiettivo del bando è in linea con l’Agenda 2030 dell’ONU per la parità di genere, che colloca i diritti delle donne e le pari opportunità tra le priorità nelle agende politiche a livello mondiale. Nonostante l’Unione Europea sia tra le aree più avanzate del mondo in questo ambito, e abbia definito obiettivi politici e azioni per raggiungere pari opportunità di realizzazione entro il 2025, nessuno Stato membro ha ancora raggiunto la piena parità tra uomini e donne nel mercato del lavoro. Le donne continuano ad essere sovra-rappresentate nei settori peggio retribuiti e sottorappresentate nelle posizioni apicali. 

In Italia, è stata presentata la Strategia Nazionale 2021-2026 per migliorare il livello di avanzamento del Paese verso l’Obiettivo 5 dell’Agenda 2030 sull’uguaglianza di genere. Questo obiettivo è tra le priorità del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e prevede due investimenti specifici dedicati al sostegno all’imprenditoria femminile e alla creazione del sistema di certificazione della parità di genere

Anche la Regione del Veneto promuove questo obiettivo e ha identificato tre dimensioni d’azione per colmare queste differenze nel mondo del lavoro: la lotta contro gli stereotipi di genere, la conciliazione vita-lavoro e la partecipazione delle donne nei processi decisionali

Il bando “P.A.R.I. Progetti e Azioni di Rete Innovativi per la parità e l’equilibrio di genere”

Il bando sostiene progetti innovativi che sperimentano e diffondono modelli di intervento, linguaggi, metodi e strumenti di lavoro in grado di incidere sugli aspetti culturali e strutturali che ostacolano l’equilibrio di genere e la partecipazione delle donne al mercato del lavoro

Sarà importante creare o potenziare reti territoriali per promuovere l’adozione di nuovi modelli organizzativi. I progetti dovranno quindi sensibilizzare il territorio e coinvolgere una vasta gamma di destinatari, compresa la componente maschile e quella educativo-scolastica per diffondere la cultura della non discriminazione, agendo su inclinazioni, pregiudizi inconsci, approcci culturali, comportamenti e linguaggi. 

Saranno sostenute azioni innovative per aumentare l’occupazione femminile puntando su una delle seguenti tematiche: competenze STEM/STEAM, leadership femminile, imprenditorialità femminile, diversity e modelli organizzativi del lavoro, divario retributivo di genere (gender pay gap) e occupazione delle giovani donne.

I destinatari prioritari degli interventi saranno le donne sia disoccupate o inattive che occupate, i lavoratori, donne e uomini impegnati in attività di cura, ma potranno essere coinvolti anche altri destinatari come disoccupati, studenti, studentesse e docenti.

Questo progetto è un altro passo verso il raggiungimento di una società più equa ed inclusiva, così importante per chi come noi, si occupa di benessere delle persone e del superamento del gender gap attraverso il welfare aziendale.

Per approfondire il tema del gender gap lavorativo, ti suggeriamo di leggere questo articolo: Come ridurre il gender gap con il welfare aziendale

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