Siamo tutti tessere di un unico mosaico, interconnessi e interdipendenti, per creare un tutt’uno armonico. Ma questo mondo appare sempre più indebolito per sostenere ormai 8 miliardi di persone. Ciò che l’attualità ci propone, è un panorama preoccupante: conflitti armati, cambiamenti climatici, sovranismi e sistemi sempre meno democratici, privazione delle libertà, povertà, carenza di istruzione e di assistenza sanitaria. Un contesto alimentato dal crescente individualismo che porta all’indebolimento degli organismi multilaterali, alle guerre commerciali, alle minacce alla libertà di espressione. 

Quale può essere l’antidoto? È proprio nei momenti difficili come questo che dobbiamo riscoprire ciò che ci tiene insieme: le relazioni.

“Relazioni che costruiscono il futuro” è il motto che abbiamo scelto per accompagnare la nostra Relazione d’Impatto 2024. Non è uno slogan: è la nostra visione. Perché l’individualismo crescente, anche come risposta alla paura per un futuro incerto, finisce per isolare proprio chi lo pratica. E allora noi proponiamo l’alternativa: mettersi in relazione. Dialogare, collaborare, costruire comunità e dare vita a progetti per il bene comune. È lì che si gioca la libertà vera, quella che non è solo appropriazione ma anche contributo. Inter-indipendenza, la chiamiamo. 

Nel nostro lavoro quotidiano di promozione del welfare aziendale, mettiamo in pratica tutto questo. Un welfare che non è solo benessere per i dipendenti e agevolazioni per le imprese, ma leva concreta di cambiamento sociale, di crescita sostenibile e inclusiva. Che guarda agli obiettivi dell’Agenda 2030 e si inserisce a pieno titolo nei temi ESG (ambientali, sociali e di governance). Perché oggi, anche i sistemi economico-finanziario, bancario e assicurativo riconoscono che l’impatto sociale e quello ambientale contano, e sempre di più viene chiesto alle imprese di prendersi cura non solo del proprio bilancio, ma anche del mondo che le circonda.

Condividere la nostra Relazione d’Impatto significa rendere visibile questo impegno. È uno strumento di trasparenza, ma anche di dialogo con tutti gli stakeholder. È un invito a pensare in modo diverso, a costruire insieme un futuro più umano.

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